I musei di Philadelphia e Love Park – Racconto di viaggio

Philadelphia, soprannominata Philly dai suoi abitanti, è una città che sa stupire. A sole 2 ore di strada da New York viene solitamente inserita negli itinerari dell’est americano. E’ la più grande città dello stato della Pennsylvania ed è stata di grande importanza durante la Rivoluzione Americana. Il suo centro storico “Historic District” è luogo dove è nata la Nazione americana e Philadelphia è stata nel 2015 la prima città USA ad essere classificata come World Heritage City. Ho avuto la possibilità durante i miei viaggi di recarmi in questa metropoli per due volte. La prima in realtà si è trattato di un soggiorno veloce durante il quale visitai l’acquario insieme a mio marito e i miei figli. La più recente visita invece mi ha permesso di esplorarla e di godere delle luci e degli addobbi del periodo natalizio. Negli Stati Uniti nella settimana successiva al giorno del ringraziamento (l’ultimo giovedì del mese di novembre) inizia ufficialmente il periodo delle feste e le case, i negozi, gli edifici pubblici, i giardini e le piazze prendono colore e si riempono di musica e luci. Pochi giorni dopo il ringraziamento in molte città si celebrano le accensioni degli alberi di Natale con feste meravigliose ed anche io insieme alla mia compagna di viaggio Lory, cugina e Amica da sempre, ho avuto la fortuna di partecipare all’accensione dell’albero di Natale di Philadelphia! Ma partiamo dall’inizio: arrivare a Philadelphia dall’Europa è piuttosto semplice, ha un aeroporto ben collegato con le maggiori città del vecchio continente. Nella stagione estiva 2019 ci saranno anche voli diretti da Bologna. In alternativa si può atterrare, come abbiamo fatto noi, a New York e poi prendere una macchina a noleggio e recarsi a Philly in un paio di orette. Se il vostro volo atterra a Newark potrete prendere il treno diretto. Sul sito dell’Amtrak potrete trovare le informazioni riguardanti i treni. Una volta arrivati a Philadelphia bisogna individuare una zona dove pernottare: partiamo dal presupposto che la città è percorribile a piedi senza dover camminare per infiniti chilometri tra un luogo di interesse e un altro.

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Noi abbiamo soggiornato nella zona di Penn’s Landing da cui è facile raggiungere le zone di maggiore interesse della città. Qui nella bella stagione si può godere di tanti localini, attività ed eventi all’aria aperta, oltre ad avere una bellissima visuale sulle acque del Delaware River che separa la Pennsyvalnia dal New Jersey.La nostra camera affacciava sul fiume e vi posso assicurare che le prime luci dell’alba sul Ben Franklin Bridge sono un’emozione unica.

Per cominciare a visitare la città noi abbiamo preso il Big Bus Tour, un autobus che parte all’incrocio tra Market st e N Independence Mall E, non lontano dall’ufficio del turismo della città.

Questo bus come altri offre la possibilità di farsi un’idea della città con guida turistica parlante inglese a bordo e permette di salire e scendere in 27 punti di interesse per tutta la durata del servizio che d’estate va dalle 9.30 alle 18.00 e d’inverno dalle 10.00 alle 16.00. Alcuni bus sono dotati audioguida in italiano. Dopo avere attraversato la zona centrale il bus si è diretto verso la Benjamin Franklin Parkway una lunga strada alberata sulla quale si affacciano molti dei Musei più importanti di Philly. La nostra scelta è stata quella di scendere al Philadelphia Museum of Art, famoso per la scalinata su cui è stata girata la celebre scena della corsa di Rocky.

La sorpresa maggiore comunque la si ha una volta arrivati in cima, la vista della città è molto suggestiva, e incredibilmente interessante è il Museo.

Al suo interno si trovano opere appartenenti al Rinascimento Italiano ed europeo, un esteso patrimonio artistico dell’estremo oriente, arte americana, impressionismo e arte moderna. Pur non avendo molto tempo da dedicare a questo museo non siamo riuscite a visitarlo di fretta perché le opere esposte sono di grande valore e passeggiare tre le stanze allestite è un vero piacere.

A tutti rimane impresso qualche cosa in particolare di un luogo, a me di questo è rimasta una stanza, la Drawing Room di Eleanor Rice.

Drawing Room di Eleanor RIce

Questa sala fu donata al museo da Eleanor, una ricca donna americana che nel 1912 si era recata a Parigi con il marito ed il figlio per trovare un cuoco per il loro ristorante di Philadelphia e che per tornare in America aveva scelto due cabine di prima classe sul Titanic. Soltanto lei e la sua cameriera si salvarono mentre il marito ed il figlio morirono in mare. Dopo questa tragedia lei donò all’università di Harvard, dove suo figlio si era laureato, due milioni di dollari e si sposò nuovamente con un professore della stessa università. Il professore ed esploratore portò Eleanor con sé durante le spedizioni e fu la prima donna bianca ad entrare nella regione del Rio Negro in Amazzonia.

Uscite dal Museo ci siamo poi incamminate sulla Benjamin Franklin Parkway in direzione del centro.

The Museum of Natural Sciences

Alla fermata del museo di scienze siamo risalite sul Bus ed abbiamo terminato il giro città ascoltando la guida. Una volta scese, nello stesso punto in cui eravamo salite al mattino, ci siamo incamminate verso la City Hall con una sosta all’interno del meraviglioso edificio dell’ufficio del turismo dove vale la pena entrare e fermarsi a guardare i video della città, chiedere informazioni e prendere i depliants e le mappe.

La nostra camminata ci ha portato prima alla City Hall dove si trova l’albero di Natale della città, un mercatino di bancarelle natalizie e la pista di pattinaggio sul ghiaccio.

Abbiamo poi proseguito sino alla torre dove si trova il One Liberty Observation Deck, il piano panoramico di un grattacielo da cui osservare la città.

Al nostro arrivo era già buio e la città tutta illuminata. Per accedere abbiamo utilizzato il city pass che include molte delle attrazioni di Philadelphia e con il quale siamo entrate anche al Museum of Art e sul Big Bus. Alla biglietteria ci hanno scambiato il pass con i biglietti dicendoci che saremmo potute entrare due volte entro il giorno successivo, occasione che abbiamo ovviamente sfruttato. Al pian terreno dei piedi giganti di Benjamin Franklin accolgono i visitatori e una volta arrivati al piano di osservazione, la grande testa di Franklin sorride.

Le mille luci della città sono uno spettacolo che lascia a bocca aperta. Ci si rende immediatamente conto della rigorosa griglia di strade perfettamente parallele e perpendicolari che formano tanti piccoli quadrati ordinati.

E’ sorprendente la precisa disposizione di strade ed edifici e si resta ad ammirare meravigliati. Dopo innumerevoli fotografie siamo tornate al piano terra e abbiamo proseguito la visita al LOVE PARK, il parco dove si trova la famosissima scultura rossa Love creata da Robert Indiana collocata lì nel 1976 per celebrare il bicentenario della nascita degli Stati Uniti.

Durante il periodo delle feste natalizie in questo parco viene allestito un mercatino di Natale simile ai mercatini del Trentino. Le bancarelle chiudono abbastanza presto durante la settimana e alle 19,00 non ce n’era quasi più nessuna aperta. Dopo esserci riscaldate con un vin brulé e una passeggiata da Macy’s, siamo tornate in albergo felici e appagate dall’intensa giornata a Philadelphia!Segue…

Racconto di viaggio – Parte 2!