Cosa vedere a Philadelphia tra murales e luci di Natale

Il secondo giorno del nostro viaggio a Philadelphia è iniziato dopo una sveglia all’alba, chiaramente dovuta al fuso. Ci siamo preparate per la lunga passeggiata che avevamo deciso di intraprendere. A breve distanza dal Penn’s View Hotel, dove soggiornavamo, dopo un piccolo percorso a piedi ci siamo trovate in una zona della città caratterizzata da strade strette con edifici tipici e storici del diciottesimo secolo: il National Historic Landmark di Elfreth’s Alley.

Elfreth’s Alley

La strada prende il nome da Jeremiah Elfreth un fabbro e locandiere del diciottesimo secolo.  Tra gli abitanti del vicolo c’erano commercianti con le loro famiglie, tra cui maestri d’ascia, fabbri d’argento e di peltro, soffiatori di vetro e costruttori di mobili. Le case in stile georgiano e federale e il pavimento di ciottoli del vicolo erano comuni a Philadelphia durante questo periodo. Il quartiere attorno a questa strada nel tempo è cambiato ma essa si è mantenuta tale e per questo nel 1934 fu fondata l’Elfreth’s Alley Association (EAA), per preservare le strutture storiche del vicolo.

Elfreth’s Alley

Questo luogo è in effetti un piccolo gioiellino e passeggiarci è un po’ come fare un tuffo nel passato.

Abbiamo poi ripreso il cammino per visitare la Liberty Bell che si trova all’interno di un edificio a ridosso della Independence Hall e dell’Old City Hall. L’ingresso è gratuito ma per accedere bisogna passare controlli di sicurezza abbastanza accurati.

Liberty Bell

Si racconta che la campana, una volta posizionata sulla torre dell’Independence Hall, suonò l’8 Luglio del 1776 per chiamare a raccolta i cittadini ad ascoltare per la prima volta la lettura della dichiarazione d’indipendenza americana. In seguito, la Liberty Bell acquisì importanza quando gli abolizionisti nei loro sforzi per porre fine alla schiavitù in tutta l’America la adottarono come simbolo.
Capita l’importanza di questo simbolo, essere lì vicino, e fare una foto diventa davvero emozionante.

All’uscita, dopo aver fatto qualche foto all’Independence Hall e all’Old City Hall, abbiamo deciso di andare a caccia dei famosi murales di Philly dirigendoci verso il museo dei Magic Gardens.

Independence Hall

Ovviamente non poteva mancare una breve sosta da Sturbucks per un caffè americano e una scaldatina!!

Ripresa la strada durante il percorso abbiamo iniziato ad incontrare edifici con facciate abbellite da mosaici particolari e bellissimi. A breve distanza ci siamo trovate di fronte all’ingresso dei Magic Gradens.

Magic Gardens
Magic Gardens

Questo museo è un giardino di tunnel di mosaici multicolore costruito da Isaiah Zagar, il quale ha dedicato gran parte della sua vita ad abbellire e riqualificare la zona di South Philly.
I giardini lasciano a bocca aperta, in alcune zone molto belli in altre un po’ ridondanti, sono stati costruiti con materiali di recupero e assorbono l’attenzione del visitatore con la loro magia.

Magic Gardens

Al termine della visita la nostra passeggiata è proseguita alla ricerca dei murales più famosi della città e tornando verso la city hall ne abbiamo trovati svariati di grandi dimensioni e bellezza.

Il murale “Famous Frank” di David McShane è davvero singolare. L’artista ha scelto dei “Francesco” che avevano un legame con la città o con lui o che avevano facce interessanti da dipingere. Questo murale fa parte del City of Philadelphia Mural Arts Program e si trova sul famoso miglio dei Murales “Mural Mile”.
In questa parte ci sono Frank Sinatra, Frank Morgan e San Francesco d’Assisi.

Famous Frank

Il Philadelphia Muses, situato all’angolo tra la 13esima e la Locusts Street, presenta le nove muse greche classiche dell’arte e ognuna di esse è modellata su un vero abitante di Philadelphia. Ad esempio, la donna con l’abito verde è la musa della Performance e l’uomo con il cappotto è la musa della Parola.

Philadelphia Muses

Il tema di questo murale chiamato Finding Home ruota attorno ai senzatetto ed è stato realizzato con l’aiuto di alcuni residenti senza fissa dimora di Filadelfia.

Finding Home

Questo murale che a noi è piaciuto molto è chiamato Donne del Progresso e rappresenta il cambiamento nel lavoro e nel ruolo delle donne.

Donne del Progresso

Approfittando dell’opportunità di risalire gratuitamente su One Liberty Observation Deck siamo tornate a godere del calar del sole sulla città dall’alto di questo grattacielo. Il tramonto è sempre affascinante soprattutto se visto da una posizione così speciale.

One Liberty Observation Deck

La giornata però non era ancora terminata: ci aspettava l’accensione dell’albero di Natale e lo spettacolo.
Siamo dunque andate a prendere posto tra la folla attorno all’albero nell’attesa della festa. Con tutta probabilità eravamo le uniche italiane in mezzo agli abitanti della città e dintorni, una meravigliosa sensazione sentirsi parte dei locali.
All’arrivo di Santa Claus, che sembrava effettivamente essere il vero babbo natale, non abbiamo esitato a chiedere una foto insieme!
L’emozione è poi salita quando la festa è iniziata e dal palco hanno iniziato il count down per l’accensione delle luci. La nostra serata è terminata con un vin brulè ai mercatini di Natale e gli occhi e il cuore colmi di gioia.

L’accensione dell’albero di Natale negli Stati Uniti è sempre un’emozione, ovunque ci si trovi, dalle grandi città ai piccoli paesi, dal Rockefeller Center sino a Newport nel Rhode Island. Il clima non è sempre favorevole e le temperature possono essere rigide ma il nostro consiglio è di visitare almeno una volta gli Stati Uniti dalla fine di Novembre ai primi di Dicembre e vivere una vera esperienza USA.

Scopri anche i parchi di Philadelphia in questo articolo!

Fajitas di manzo e pollo con guacamole e fagioli neri messicani

Andiamo negli USA con la cucina Tex-Mex

In questo periodo in cui siamo costretti a casa, abbiamo pensato di portarti in viaggio con la cucina. I sapori e le ricette del mondo possono aiutarci a viaggiare e a conoscere la cultura e la storia dei popoli che abitano la nostra terra.

La cucina Tex-Mex nasce all’inizio del 1900 dopo la costruzione della ferrovia che ha unito il Texas al Messico e che ha permesso gli spostamenti di persone e beni tra i due stati.
Le Fajitas, in particolar modo, arrivano dai vaqueros, i cowboy messicani a cui veniva data in paga la carne meno pregiata dei manzi: una delle parti era la falda, che pur non essendo molto tenera era molto saporita pertanto veniva lasciata a marinare per alcune ore nel lime per ammorbidirsi e tagliata a striscioline da grigliare. Per rendere poi il piatto più appetitoso veniva mangiata assieme alle tortillas di mais.

Il successo di questo piatto arriva nel 1969 in occasione di una festa di paese durante la quale un vaquero di nome Sonny Falcon inizia a vendere Fajitas presso uno stand per proporre un piatto nuovo e ricavarne qualche introito. Ben presto il piatto diventa molto popolare in tutti gli Stati Uniti e viene inserito nei menù di molti ristoranti.

Le Fajitas che mangiamo oggi sono molto più ricche rispetto a quelle dei vaqueros dei primi del ‘900 e durante un viaggio negli Usa, è molto probabile imbattersi in un ristorante Tex-Mex che offre non solo Fajitas ma anche tacos, nachos, burritos, chili con carne e altre specialità.

Per preparare a casa questo piatto appetitoso segui il video e la ricetta qui sotto (non è esattamente la ricetta originale ma il meglio che si possa fare con gli ingredienti che si trovano in Italia):

INGREDIENTI PER IL RIPIENO DI CARNE E VERDURE

Controfiletto di manzo 400 g
Petto di pollo 400 g
Peperoni rossi e gialli 600 g
Cipolle bianche 250 g
Olio di oliva (se l’avete possibilmente di mais) 4 cucchiai
Paprika 1 cucchiaio
Aglio in polvere 1 cucchiaino
Origano 1 cucchiaino
Succo di 1 lime o 1/2 limone
Sale fino q.b.
Pepe nero q.b.

PROCEDIMENTO

Tagliare la carne a fettine sottili, metterla a marinare per qualche ora con olio, sale, pepe, succo di lime, paprika, aglio e origano.
Tagliare a fettine sottili i peperoni e la cipolla e soffriggerli in una padella. Quando cotti aggiungere la carne e lasciare cuocere bene.

INGREDIENTI PER LA PANNA ACIDA

Panna liquida ml 250
Yogur bianco non zuccherato gr 70
Limone 1 cucchiaio

PROCEDIMENTO

Mescolare i tre elementi in una ciotola e lasciare riposare per 10 ore con un canovaccio sopra a temperatura ambiente poi spostare in frigorifero.

INGREDIENTI PER PICO DE GALLO

Pomodori gr 200
Cipolla gr 50
sale qb
Succo di 1/2limone o 1 lime
Peperoncino 1 (opzionale)
Cumino (opzionale)

PROCEDIMENTO

Tagliare i pomodori in pezzi piccoli, porli in una ciotola e salarli, aggiungere la cipolla tagliata a pezzetti piccoli , inserire anche il succo del lime e regolare di sale a piacimento.

INGREDIENTI PER GUACAMOLE

Avocado maturo 1
Succo di 1 lime
sale qb
pepe qb
Scalogno 10gr (opzionale)
peperoncino verde (opzionale)

PROCEDIMENTO

Tagliare in due l’avocado, togliere il nocciolo ed estrarre la polpa. In una ciotola schiacciare l’avocado con una forchetta ed aggiungere sale pepe e lime.

INGREDIENTI PER FAGIOLI NERI MESSICANI

Fagioli neri essiccati 300gr
Scalogno 1
Spicchi di aglio 3
Olio qb
Sale qb
Pepe qb

PROCEDIMENTO

Mettere in ammollo in acqua i fagioli per 10 ore. Tagliare e tritare cipolla e aglio.
Soffriggere aglio e cipolla con olio in un tegame capiente e aggiungere i fagioli precedentemente scolati dall’acqua. Soffriggere i fagioli qualche minuto e poi aggiungere 75ml di acqua per 100gr di fagioli. Lasciare cuocere fino a quando non saranno teneri. Nel caso l’acqua finisca e i fagioli non siano cotti, aggiungere altra acqua. Al termine della cottura schiacciare un piccola quantità di fagioli per creare una cremina.

Le Tortillas potranno essere farcite a proprio gusto inserendo uno o più elementi all’interno.

Se ne hai la possibilità, abbina un buon Margarita al pasto.
Non ci resta che augurarvi BUON APPETITO!

Se vuoi vivere una vera esperienza Tex-Mex non perderti i nostri viaggi!