Il fry bread è un pane dei nativi americani, e ne esistono molte versioni, a seconda della regione e della tribù. Tra le varie ricette troviamo quelle con lievito e farina di mais, e altre con l’aggiunta di grasso animale o vegetale, strutto, o un altro grasso, e potrebbero includere anche un uovo.
Il pane fritto divenne parte della cultura indiana intorno al 1860 quando i Navajos furono imprigionati a Fort Summer e provvisti solo di farina e strutto. Gli indiani si adattarono e nacque il pane Navajo. Il piatto è stato ampiamente adottato da molte altre tribù sul tutto il territorio nordamericano.
Official State Bread of South Dakota
Il South Dakota ha designato il pane fritto come pane ufficiale dello stato nel 2005. Conosciuto anche come “pane squaw” in alcune zone.
Questo piatto viene servito con condimenti dolci come miele o zucchero a velo, o come “taco Navajo” con condimenti come fagioli, carne di manzo macinata, lattuga, cipolle, pomodori e formaggio a pezzetti.
Dopo che gli indiani d’America furono trasferiti nelle riserve alla fine del 1800, furono loro razionate farina, latte in polvere, sale e strutto. Il pane fritto è comune nelle culture degli indiani d’America in tutti gli Stati Uniti, nel Sud Dakota però è tradizionalmente fatto con il lievito invece che con il bicarbonato di sodio come il “taco Navajo”. Questo perché le tribù del Sud Dakota erano provviste di lievito invece che di bicarbonato di sodio nella riserva.
In genere si associa il pane fritto con i pawwows e i wacipis, eventi dove la gente si riuniva e i commercianti vendevano il cibo. Questi incontri iniziarono nella prima metà del XX secolo e continuano ad esistere ancora oggi, soprattutto nella stagione estiva, quando le temperature permettono di stare piacevolmente all’aperto. Questo pane viene inoltre utilizzato per le feste in famiglia e durante le festività.
Dove mangiare il Fry Bread nel Great American West
Nord Dakota:
Nella riserva di Ft.Bertold a NEW TOWN. Questa comunità rurale ha un ottimo Native American fry bread nel fast food indiano TDH Fast Foods dove costa dai 6 agli 8 $ a seconda della dimensione, small, medium, large.
South Dakota:
Esperienza assolutamente da fare al Crazy Horse Memorial al Laughing Water Restaurant dove sarà possible mangiare con vista sulla spettacolare montagna che stanno modellando a forma di Cavallo pazzo. Qui ne servono due tipi:
Native American Taco
Pane fritto indiano fatto in casa con carne dei taco, fagioli fritti, lattuga, pomodori, formaggio, cipolle, salsa e panna acida. Oppure, vengono serviti dolci con una salsa di bacche calda, cannella o miele!
Tatanka Stew
Fatta con tagli di prima scelta di bisonti delle Black Hills, cotti lentamente con carote, piselli dolci, cipolle e patate. Fritto in una miscela di condimenti gustosi e servito con pane fritto indiano.
Altra ottima alternativa dove mangiare il fry bread in South Dakota: CEDAR PASS LODGE del Badlands National Park, un parco con panorami mozzafiato!
Montana:
Al Custer Battlefield Trading Post & Cafe nel cuore del Crow Country, direttamente dall’altra parte del Little Bighorn Battlefield, il campo di battaglia.
Qui possiamo trovare:
Crow Indian Taco best seller di fama mondiale! Un autentico Fry Bread indiano con carne di manzo, fagioli, formaggio, lattuga, pomodoro e olive. Servito con salsa e panna acida $10.99
Frybread con miele è ottimo come contorno o come dessert. $5.99
Idaho:
A Fort Hall Indian Reservation, The Camas Sports Grill presso lo Shoshone Bannock Casino che offre un’ampia scelta per colazione, pranzo e cena. Tra le migliori proposte ci sono la colazione a base di pane fritto, i nachos dell’Idaho e la carne di bisonte.
al Red Tail Bar & Grill nella riserva di Coeur D’Alene si trova l’Indian Fry Bread fatto con la ricetta tradizionale. Viene servito con miele locale marmellata di bacche nello specifico huckleberry e burro montato $9.95
Fry Bread Ricetta
Ingredienti x 8 pezzi:
230gr di farina 00 1 cucchiaio di zucchero 1 cucchiaino di sale 1 cucchiaio di lievito istantaneo 30 gr di Burro 50ml di latte 25ml di acqua 1 Uovo
Mescolare la farina, il lievito in polvere, il sale e lo zucchero in una ciotola
Aggiungere il burro sciolto, il latte, l’uovo, l’acqua tiepida e mescolare l’impasto.
Una volta formata una palla di impasto cospargere con olio esternamente e lasciare riposare per 30 minuti. Stendere l’impasto su un tagliere ben infarinato e dividere la pasta in pezzi della dimensione del palmo. Formare dei pezzi circolari con il buco al centro.
Friggere i pezzi in olio caldo (circa 350 gradi) per 3 minuti, fino a quando non saranno dorati.
RINGRAZIAMO PER TUTTE LE INFORMAZIONI FORNITE SU QUESTI STATI THEMA NUOVI MONDI
Il Montana, uno dei 50 Stati, a nord ovest degli USA, sorprende per la vastità e la bellezza del territorio. È il quarto stato per grandezza con solo 1 milione di abitanti. La flora e la fauna sono spettacolari e ovunque si vada i panorami lasciano senza fiato. Una tappa del nostro recente viaggio in Idaho e Montana ha avuto luogo alle Kootenai Falls, una delle più grandi cascate a scorrimento libero del nord-ovest. Non a caso sono state il set delle riprese del film “River Wild”, il fiume della paura, con Meryl Strip.
A valle di Libby, una piccola cittadina, il fiume Kootenai entra in un canyon e si trasforma in impressionanti cascate. L’area è considerata sacra per gli indiani Kootenai i cui antenati abitavano la regione.
La Foresta Kootenai e le cascate si trovano nell’angolo più a nord ovest dello stato del Montana, al confine col Canada e l’Idaho. Si raggiungono molto facilmente percorrendo la US HWY 2 nel tratto che va da Libby a Troy. La stessa “autostrada” è un vero e proprio gioiello con scorci incantevoli. Un viaggio alle Kootenai Falls in Montana regala emozioni uniche.
Come raggiungere le cascate
Un sentiero nel bosco porta dal parcheggio dell’autostrada fino al ponte sospeso e alle cascate. Il sentiero sterrato si snoda tra gli alberi e offre viste panoramiche sul fiume. Si passa sopra uno speciale ponte pedonale chiuso che sormonta un doppio binario della ferrovia, poi si scende e il sentiero si dirama in due direzioni: a sinistra fino al ponte sospeso, a destra si arriva sopra alle cascate. L’attraversamento del ponte sospeso potrebbe non essere adatto a tutti ma la vista e l’esperienza sono impagabili.
Il fiume, le cascate e le rocce circostanti creano un luogo unico che trasmette a tutti coloro che lo visitano la forza della natura. In inverno, le cascate si trasformano in uno spettacolare flusso di acqua ghiacciata, e si possono vedere aquile calve appollaiate tra i nudi alberi di cotone lungo il bordo del fiume.
Dove mangaire alle Kootenai Falls
Adiacente il parcheggio è presente un’area picnic in un boschetto, all’inizio del percorso che porta alle cascate, con tavoli da picnic, aree di cottura per barbecue e servizi igienici. Per quanto riguarda i servizi igienici non aspettarti di trovare bagni puliti e curati, sei comunque in un parco in mezzo alla natura e bisogna un po’ adattarsi. Da maggio a settembre è aperto anche un chiosco che offre bevande fresche e cibo.
Se la curiosità ti assale e vuoi fare un viaggio virtuale in Idaho e Montana ti invitiamo a guardare il video del nostro tour. Trovate il tour alle Kootenai Falls al minuto 09:15.
Dove dormire vicino alle Kootanai Falls
VENTURE INN, LIBBY: struttura a 15 minuti di auto dalle cascate, con piscina riscaldata e vasca idromassaggio. Offre una vista panoramica sui Monti Cabinet e ha un ristorante interno. COUNTRY INN, LIBBY: altro hotel a Libby comodissimo per raggiungere le cascate. Offre la colazione gratuita ed è una struttura semplice ed essenziale.
Prima di partire alla scoperta del Montana ricordati di sottoscrivere un’assicurazione sanitaria e una polizza annullamento. In questo modo potrai salire sull’aereo senza pensieri e non perderai neanche un euro nel caso un imprevisto ti impedisse di partire.
Boston è una delle più antiche città degli Stati Uniti, una città che ha fatto la storia dell’America. Inoltre è il punto di partenza più comodo, in arrivo dall’Europa, per visitare gli stati del New England. Vediamo insieme cosa visitare in due giorni.
Come arrivare a Boston
Le compagnie aeree che atterrano al Boston Logan International Airport sono parecchie. Una volta al terminal degli arrivi internazionali il primo step da affrontare è il controllo dell’immigrazione. Chi arriva per la prima volta negli USA con l’Esta viene indirizzato in una particolare fila dove i controlli vengono fatti da un ufficiale. Chi è già stato negli USA con Esta viene invece indirizzato alla fila dove i controlli vengono fatti da una macchina automatica. La procedura è molto semplice e disponibile anche in italiano. La macchina rilascia un tagliando che verrà poi controllato e ritirato da un ufficiale all’uscita, prima di entrare nell’area ritiro bagagli.
Come spostarsi dall’aeroporto al centro città
Prese le valige, per chi viaggia in autonomia, trasferirsi dall’aeroporto alla città è molto semplice in quanto il centro città dista circa 20/30 minuti. In base a dove dovrai spostarti puoi scegliere diverse opzioni:
Metropolitana Blue Line: sali a bordo dei bus navetta gratuiti Massport (linea 22, 33 o 55 per “MBTA Blue Line”) all’esterno del tuo terminal. I bus navetta Massport dispongono di uno spazio per il deposito bagagli e ti lasceranno direttamente davanti alla stazione dell’aeroporto dove potrai acquistare il biglietto CharlieTicket alle biglietterie automatiche all’interno dell’atrio della stazione. La metro ti porterà direttamente a Back Bay o Downtown Boston.
Taxi: sali a bordo di un taxi appena fuori dal terminal di arrivo e fatti portare direttamente a destinazione. Le tariffe si aggirano sui 35$ per la corsa a Downtown e Back Bay Boston. Non dimenticare che la mancia è obbligatoria!
Bus Condiviso: sali sui minibus massimo 10 posti condivisi con altre persone e fatti portare in Hotel, il costo si aggira sui 30$ a persona. Puoi acquistare il biglietto anticipatamente sul nostro SHOP ONLINE.
Dove dormire a Boston
Avendo soggiornato a Boston svariate volte, posso certamente dire che la zona migliore per alloggiare e raggiungere facilmente molti luoghi di interesse della città è Copley Squaree Back Bay.
Ti indico qui alcuni hotel della zona che sono davvero ottimi :
Copley Square Hotel: un piccolo boutique hotel a due passi dalla Copley Square e dalla Boston Library. Camere eleganti e ben fornite. Solitamente ha un buon rapporto qualità prezzo.
Boston Marriott Copley Place: elegante hotel che si trova praticamente a ridosso del Prudential center di Boston dove si trovano negozi e ristoranti, una galleria coperta di vetri, estremamente piacevole.
Se invece vuoi provare altre zone della città :
Revere Hotel Boston Common: lussuoso hotel con pareti decorate con opere d’arte locali . Situato in zona centralissima ha una terrazza all’ultimo piano con vista su Back Bay.
Boston cosa visitare
La città è facilmente percorribile a piedi e le distanze non sono enormi come in altre metropoli degli Stati Uniti.
Copley Square
Partiamo dunque da Copley Square, una piazza dove gli stessi bostoniani amano passeggiare e trascorrere del tempo.
Gli edifici che colgono immediatamente l’attenzione di chi la percorre sono il palazzo di vetri chiamato John Hancock Tower, il più alto grattacielo del New England, e la Trinity Church, una chiesa costruita a fine ‘800 in stile neoromanico, che si riflette sui vetri della torre dando immediatamente al visitatore un quadro riassuntivo dello stile della città che alterna moderno e antico. Al lato opposto della piazza la bellissima Boston Public Library, la più antica biblioteca degli Stati Uniti, aperta tutti i giorni della settimana e visitabile senza alcun costo d’ingresso.
A lato della piazza anche il Fairmont Copley Plaza hotel, un simbolo per la capitale, che sin dai primi del ‘900 ha ospitato importanti personalità.
A breve distanza da Colpey Square si trova Newbury Street, elegante strada, costeggiata da edifici in stile coloniale con negozi e ristoranti, nel benestante quartiere di Back Bay.
Boston Public Garden
Proseguendo su questa strada in direzione est si arriva al Boston Public Garden. Entrando in questo parco urbano è immediato il senso del bello e della tranquillità. Alberi e piante provenienti da tutto il mondo si alternano creando giochi di colore diversi in ogni stagione e ancora più strabilianti in autunno e primavera. Dal quartiere di Back Bay si accede ai giardini pubblici da un imponente cancello in ferro e dopo pochi passi si viene accolti dalla statua di Washington a cavallo.
Proseguendo poi in direzione di Charles Street si attraversa un romantico ponte che sormonta un lago artificiale dove, da aprile ad ottobre, navigano le Swan Boats, barche a forma di cigno che rallegrano i visitatori più piccini e i gli innamorati.
La vista della città da questo punto del parco è incredibile e per gli amanti della fotografia sicuramente un luogo da non perdere.
Beacon Hill
Continuando in direzione di Beacon Hillin un angolo del parco si trovano anche delle statue di bronzo raffiguranti mamma anatra e i suoi anatroccoli. Queste statue sono care agli abitanti di Boston poiché sono i personaggi di una favola famosa che si svolge nelle acque del Charles River, il fiume che divide Boston da Cambridge, e spesso si possono trovare vestite con abitini di diverso genere in base agli avvenimenti e alle festività.
Arrivati a Beacon Streetbasta risalire una delle vie che portano sulla collina del quartiere più antico della città, Beacon Hill, per ritrovare uno strano gusto europeo negli edifici. In effetti questo è il luogo dove i primi coloni benestanti costruirono le proprie case e, da sempre, abitare in questa zona è sinonimo di aristocrazia e benessere economico. Un insieme di case dai mattoncini rossi e stretti vicoli si sussegue in grande armonia.
Una delle vie più fotografate è Acorn Street dove ancora ci sono i lampioncini a gas e pavimentazione a ciottoli.
Passeggiare qui durante il periodo che precede Halloween o le festività natalizie ha davvero un grande fascino poiché tutte le case sono addobbate a festa e creano una magica atmosfera.
Tornando poi su Beacon Street si arriva alla Massachusset State House, il campidoglio, un edificio imponente sovrastato da una cupola in foglia d’oro. Arrivare sul far del tramonto quando le luci illuminano il palazzo, ma il cielo non è ancora completamente buio, è bellissimo.
Questo edificio iniziato nel 1795 è stato preso nel tempo come esempio per altre State Houses degli States.
Si può poi proseguire per il Boston Common, il parco pubblico più vecchio d’America. Da questo parco inizia anche il Freedom Trail, un percorso di mattoncini rossi di circa 4 km che tocca i luoghi storici più importanti della città, che hanno segnato la storia della Rivoluzione Americana.
Duck Tour
Un modo semplice e divertente per visitare la città è il Duck Tour che attraversa le vie del centro e le zone di maggiore interesse storico per poi immergersi nelle acque del Charles River e ammirare Boston e Cambridge (sede delle due famosissime università MIT e Harvard) dall’acqua.
Sul mezzo, a forma di barca con le ruote, è sempre presente una guida di lingua americana che accompagna e intrattiene i viaggiatori raccontando non solo notizie storiche ma anche curiosità e avvenimenti particolari. Per gli italiani è possibile richiedere le cuffie ed ascoltare una voce registrata che man a mano che si incontrano i punti di interesse spiega la storia e le notizie importanti. La parte migliore arriva proprio quando la barca si immerge nelle acque del fiume e naviga tra Cambridge e Boston. Da lì la vista è stupenda e la navigazione estremamente piacevole.
Boston è inoltre famosa per i bellissimi festeggiamenti dell’Independence day, il 4 Luglio di ogni anno, che avvengono proprio sul fiume e in tutta la città. Da qui è scaturita la Guerra d’Indipendenza e la città stessa racchiude in se l’essenza del senso di libertà che permea profondamente tutti i 50 Stati Federali. Il Duck tour, che dura circa 2 ore, parte e termina al Prudential Center, rinomato centro commerciale dove si trovano ristoranti negozi e uffici. La bellezza di questo luogo sono i grandi corridoi tra palazzi, racchiusi tra vetrate che permettono di fare shopping o fermarsi a mangiare anche durante le giornate più fredde. Per chi ama le terrazze panoramiche, all’interno del Prudential Center si trova l’ingresso della Prudential Tower, la seconda torre più alta della città, dove al 50 piano si trova lo Skywalk Observatory una piattaforma con vista a 360 gradi sulla città.
Freedom Trail
Come anticipato dal Boston Common, è possibile seguire il Freedom Trail, che attraversa Boston toccando tutti i punti di maggiore interesse storico legati alla guerra d’indipendenza.
Una delle prime tappe è il Granary Buryng Ground, luogo di sepoltura di alcuni patrioti importanti tra cui John Hancock e Paul Revere, si prosegue poi verso la King’s Chapel e la First Public School, la prima scuola degli Stati Uniti. in successione si trovano l’Old South Meeting House e l’Old State House, il più antico edificio pubblico di Boston dove fu letta per la prima volta la dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti d’America. Arrivati al Faneuil Hall, “la culla della libertà”, luogo in cui Samuel Adams tenne un discorso pubblico contro il dominio inglese, si ha la possibilità di entrare al “Quincy Market”, un mercato coperto che propone le specialità culinarie della città e del New Enlgand.
QUINCY MARKET
Questo mercato coperto è una stupenda chicca da non perdere per assaporare non solo il buonissimo cibo dei banchetti, ma soprattutto per godere del luogo, come gli stessi abitanti di Boston che ogni giorno si fermano per un pasto veloce. Al centro del mercato si trova una zona coperta allestita con tavoli e sedie dove poter consumare il pasto.
Un piatto assolutamente da gustare qui è la “Clam Chowder”, una crema di latte con vongole e frutti di mare servita all’interno di una pagnottella tonda. Di tutte le “Clam Chowder” che ho mangiato in giro per gli Stati Uniti questa rimane la migliore!
Altra tipicità da assaggiare è il panino con l’astice, il “Lobster Roll”!!
Attorno al mercato si trovano tanti altri negozi dove poter acquistare di tutto, uno tra i miei preferiti è il “Christmas in Boston” un enorme negozio su due piani con le decorazioni natalizie più disparate e particolari che si possano vedere in giro.
Continuando poi sul percorso dei mattoncini rossi del Freedom Trail in Union Street si trova il ristorante più antico della capitale: la “Union Oyster House” un National Historic Landmark. Al piano superiore del ristorante c’è un tavolo dedicato a John Fidgerald Kennedy, il suo tavolo preferito e più prenotato.
Proseguendo si attraversa tutto il quartiere italiano, Little Italy, e si arriva alla casa di Paul Revere, oggi casa museo, e alla Old North Church. Da li si raggiunge un ponte che attraversa al Charles River e che porta all’ultima tappa del percorso: la USS Constitution, una nave costruita nel 1797, la più vecchia al mondo ancora galleggiante, e che ha ottenuto la fama di essere inaffondabile.
Se le gambe non reggono per la passeggiata di ritorno potete sempre chiamare un taxi che con circa 20$ vi riporterà al Boston Common.
Dove mangiare a Boston
Per provare le specialità di pesce della zona non perdere l’Atlantic Fish Companyal 761 di Boylston Street. Assolutamente da provare l’astice, la tartare di tonno e le ostriche.
Alto locale imperdibile è Union Oyster House (41 Union St), il più antico di Boston, che serve ancora il pesce in un edificio d’epoca risalente al 1826. Da qui sono passati uomini e donne importanti, primo fra tutti J. F. K.. Al primo piano trovi ancora il tavolo dove era solito sedersi.
Boston ha davvero tanto da offrire e due notti non sono sufficienti per poter godere di tutta l’offerta culturale e turistica. Solo per citare alcune attrattive:
Harvard e MIT , le due università che propongono visite guidate dagli studenti stessi
Tutti i luoghi Kennedyani, tra cui la John F. Kennedy Library
Il Museo di Scienze
l’Acquario, per grandi e piccini
il Museo of Fine Arts, con opere che spaziano dall’antico Egitto all’arte contemporanea, e tanto altro.
Prima di partire per Boston non dimenticare di sottoscrivere l’assicurazione sanitaria e la polizza annullamento che ti coprono in caso di imprevisti pre-partenza e malattia.
Come sempre noi di Lasciati Viaggiare siamo a disposizione per offrirti una consulenza personalizzata ed organizzare un viaggio indimenticabile! Compila il form qui sotto per essere ricontatt*!
Il secondo giorno del nostro viaggio a Philadelphia è iniziato dopo una sveglia all’alba, chiaramente dovuta al fuso. Ci siamo preparate per la lunga passeggiata che avevamo deciso di intraprendere. A breve distanza dal Penn’s View Hotel, dove soggiornavamo, dopo un piccolo percorso a piedi ci siamo trovate in una zona della città caratterizzata da strade strette con edifici tipici e storici del diciottesimo secolo: il National Historic Landmark di Elfreth’s Alley.
La strada prende il nome da Jeremiah Elfreth un fabbro e locandiere del diciottesimo secolo. Tra gli abitanti del vicolo c’erano commercianti con le loro famiglie, tra cui maestri d’ascia, fabbri d’argento e di peltro, soffiatori di vetro e costruttori di mobili. Le case in stile georgiano e federale e il pavimento di ciottoli del vicolo erano comuni a Philadelphia durante questo periodo. Il quartiere attorno a questa strada nel tempo è cambiato ma essa si è mantenuta tale e per questo nel 1934 fu fondata l’Elfreth’s Alley Association (EAA), per preservare le strutture storiche del vicolo.
Questo luogo è in effetti un piccolo gioiellino e passeggiarci è un po’ come fare un tuffo nel passato.
Abbiamo poi ripreso il cammino per visitare la Liberty Bell che si trova all’interno di un edificio a ridosso della Independence Hall e dell’Old City Hall. L’ingresso è gratuito ma per accedere bisogna passare controlli di sicurezza abbastanza accurati.
Si racconta che la campana, una volta posizionata sulla torre dell’Independence Hall, suonò l’8 Luglio del 1776 per chiamare a raccolta i cittadini ad ascoltare per la prima volta la lettura della dichiarazione d’indipendenza americana. In seguito, la Liberty Bell acquisì importanza quando gli abolizionisti nei loro sforzi per porre fine alla schiavitù in tutta l’America la adottarono come simbolo. Capita l’importanza di questo simbolo, essere lì vicino, e fare una foto diventa davvero emozionante.
All’uscita, dopo aver fatto qualche foto all’Independence Hall e all’Old City Hall, abbiamo deciso di andare a caccia dei famosi murales di Philly dirigendoci verso il museo dei Magic Gardens.
Ovviamente non poteva mancare una breve sosta da Sturbucks per un caffè americano e una scaldatina!!
Ripresa la strada durante il percorso abbiamo iniziato ad incontrare edifici con facciate abbellite da mosaici particolari e bellissimi. A breve distanza ci siamo trovate di fronte all’ingresso dei Magic Gradens.
Questo museo è un giardino di tunnel di mosaici multicolore costruito da Isaiah Zagar, il quale ha dedicato gran parte della sua vita ad abbellire e riqualificare la zona di South Philly. I giardini lasciano a bocca aperta, in alcune zone molto belli in altre un po’ ridondanti, sono stati costruiti con materiali di recupero e assorbono l’attenzione del visitatore con la loro magia.
Al termine della visita la nostra passeggiata è proseguita alla ricerca dei murales più famosi della città e tornando verso la city hall ne abbiamo trovati svariati di grandi dimensioni e bellezza.
Il murale “Famous Frank” di David McShane è davvero singolare. L’artista ha scelto dei “Francesco” che avevano un legame con la città o con lui o che avevano facce interessanti da dipingere. Questo murale fa parte del City of Philadelphia Mural Arts Program e si trova sul famoso miglio dei Murales “Mural Mile”. In questa parte ci sono Frank Sinatra, Frank Morgan e San Francesco d’Assisi.
Il Philadelphia Muses, situato all’angolo tra la 13esima e la Locusts Street, presenta le nove muse greche classiche dell’arte e ognuna di esse è modellata su un vero abitante di Philadelphia. Ad esempio, la donna con l’abito verde è la musa della Performance e l’uomo con il cappotto è la musa della Parola.
Il tema di questo murale chiamato Finding Home ruota attorno ai senzatetto ed è stato realizzato con l’aiuto di alcuni residenti senza fissa dimora di Filadelfia.
Questo murale che a noi è piaciuto molto è chiamato Donne del Progresso e rappresenta il cambiamento nel lavoro e nel ruolo delle donne.
Approfittando dell’opportunità di risalire gratuitamente su One Liberty Observation Deck siamo tornate a godere del calar del sole sulla città dall’alto di questo grattacielo. Il tramonto è sempre affascinante soprattutto se visto da una posizione così speciale.
La giornata però non era ancora terminata: ci aspettava l’accensione dell’albero di Natale e lo spettacolo. Siamo dunque andate a prendere posto tra la folla attorno all’albero nell’attesa della festa. Con tutta probabilità eravamo le uniche italiane in mezzo agli abitanti della città e dintorni, una meravigliosa sensazione sentirsi parte dei locali. All’arrivo di Santa Claus, che sembrava effettivamente essere il vero babbo natale, non abbiamo esitato a chiedere una foto insieme! L’emozione è poi salita quando la festa è iniziata e dal palco hanno iniziato il count down per l’accensione delle luci. La nostra serata è terminata con un vin brulè ai mercatini di Natale e gli occhi e il cuore colmi di gioia.
L’accensione dell’albero di Natale negli Stati Uniti è sempre un’emozione, ovunque ci si trovi, dalle grandi città ai piccoli paesi, dal Rockefeller Center sino a Newport nel Rhode Island. Il clima non è sempre favorevole e le temperature possono essere rigide ma il nostro consiglio è di visitare almeno una volta gli Stati Uniti dalla fine di Novembre ai primi di Dicembre e vivere una vera esperienza USA.
In questo periodo in cui siamo costretti a casa, abbiamo pensato di portarti in viaggio con la cucina. I sapori e le ricette del mondo possono aiutarci a viaggiare e a conoscere la cultura e la storia dei popoli che abitano la nostra terra.
La cucina Tex-Mex nasce all’inizio del 1900 dopo la costruzione della ferrovia che ha unito il Texas al Messico e che ha permesso gli spostamenti di persone e beni tra i due stati. Le Fajitas, in particolar modo, arrivano dai vaqueros, i cowboy messicani a cui veniva data in paga la carne meno pregiata dei manzi: una delle parti era la falda, che pur non essendo molto tenera era molto saporita pertanto veniva lasciata a marinare per alcune ore nel lime per ammorbidirsi e tagliata a striscioline da grigliare. Per rendere poi il piatto più appetitoso veniva mangiata assieme alle tortillas di mais.
Il successo di questo piatto arriva nel 1969 in occasione di una festa di paese durante la quale un vaquero di nome Sonny Falcon inizia a vendere Fajitas presso uno stand per proporre un piatto nuovo e ricavarne qualche introito. Ben presto il piatto diventa molto popolare in tutti gli Stati Uniti e viene inserito nei menù di molti ristoranti.
Le Fajitas che mangiamo oggi sono molto più ricche rispetto a quelle dei vaqueros dei primi del ‘900 e durante un viaggio negli Usa, è molto probabile imbattersi in un ristorante Tex-Mex che offre non solo Fajitas ma anche tacos, nachos, burritos, chili con carne e altre specialità.
Per preparare a casa questo piatto appetitoso segui il video e la ricetta qui sotto (non è esattamente la ricetta originale ma il meglio che si possa fare con gli ingredienti che si trovano in Italia):
INGREDIENTI PER IL RIPIENO DI CARNE E VERDURE
Controfiletto di manzo 400 g Petto di pollo 400 g Peperoni rossi e gialli 600 g Cipolle bianche 250 g Olio di oliva (se l’avete possibilmente di mais) 4 cucchiai Paprika 1 cucchiaio Aglio in polvere 1 cucchiaino Origano 1 cucchiaino Succo di 1 lime o 1/2 limone Sale fino q.b. Pepe nero q.b.
PROCEDIMENTO
Tagliare la carne a fettine sottili, metterla a marinare per qualche ora con olio, sale, pepe, succo di lime, paprika, aglio e origano. Tagliare a fettine sottili i peperoni e la cipolla e soffriggerli in una padella. Quando cotti aggiungere la carne e lasciare cuocere bene.
INGREDIENTI PER LA PANNA ACIDA
Panna liquida ml 250 Yogur bianco non zuccherato gr 70 Limone 1 cucchiaio
PROCEDIMENTO
Mescolare i tre elementi in una ciotola e lasciare riposare per 10 ore con un canovaccio sopra a temperatura ambiente poi spostare in frigorifero.
INGREDIENTI PER PICO DE GALLO
Pomodori gr 200 Cipolla gr 50 sale qb Succo di 1/2limone o 1 lime Peperoncino 1 (opzionale) Cumino (opzionale)
PROCEDIMENTO
Tagliare i pomodori in pezzi piccoli, porli in una ciotola e salarli, aggiungere la cipolla tagliata a pezzetti piccoli , inserire anche il succo del lime e regolare di sale a piacimento.
INGREDIENTI PER GUACAMOLE
Avocado maturo 1 Succo di 1 lime sale qb pepe qb Scalogno 10gr (opzionale) peperoncino verde (opzionale)
PROCEDIMENTO
Tagliare in due l’avocado, togliere il nocciolo ed estrarre la polpa. In una ciotola schiacciare l’avocado con una forchetta ed aggiungere sale pepe e lime.
INGREDIENTI PER FAGIOLI NERI MESSICANI
Fagioli neri essiccati 300gr Scalogno 1 Spicchi di aglio 3 Olio qb Sale qb Pepe qb
PROCEDIMENTO
Mettere in ammollo in acqua i fagioli per 10 ore. Tagliare e tritare cipolla e aglio. Soffriggere aglio e cipolla con olio in un tegame capiente e aggiungere i fagioli precedentemente scolati dall’acqua. Soffriggere i fagioli qualche minuto e poi aggiungere 75ml di acqua per 100gr di fagioli. Lasciare cuocere fino a quando non saranno teneri. Nel caso l’acqua finisca e i fagioli non siano cotti, aggiungere altra acqua. Al termine della cottura schiacciare un piccola quantità di fagioli per creare una cremina.
Le Tortillas potranno essere farcite a proprio gusto inserendo uno o più elementi all’interno.
Se ne hai la possibilità, abbina un buon Margarita al pasto. Non ci resta che augurarvi BUON APPETITO!
Se vuoi vivere una vera esperienza Tex-Mex non perderti i nostri viaggi!
Le Cascate del Niagara, meglio note come Niagara Falls, sono una delle attrazioni naturali più belle del mondo, sicuramente da includere nella lista di cose da vedere almeno una volta nella vita. Situate a Nord-Est dell’America del Nord, tra gli USA e il Canada, precisamente a metà strada tra la città di Buffalo e quella di Toronto, sono per la loro vastità tra i più famosi salti d’acqua del mondo, pur non essendo i più alti (misurano infatti solo 52 m di salto).
La vastità, la bellezza paesaggistica e la fama, rendono le Cascate del Niagara le più famose del pianeta, scopriamo insieme quindi come raggiungerle e come fare i migliori tour per apprezzarle in tutto il loro splendore.
Come raggiungere le Cascate del Niagara
Come anticipato, le Niagara Falls si trovano in una vera e propria posizione strategica, a metà strada tra Stati Uniti e Canada, ideale per chi organizza un tour di questi due paesi e non vuole perdersi le sue magnificenze. Le città prossime sono Buffalo negli USA e St. Catharines nel Canada, ma non molto distante troviamo anche Toronto (circa 130 Km di distanza) e New York (circa 650 Km di distanza percorribili anche in autobus). Essendo una meta super gettonata, i tour organizzatiper visitarle proliferano e non sarà difficile dunque poterle visitare. Che sia un tour in battello (per i più temerari che non temono i bagnarsi) o un tour ufficiale, il più riconosciuto è l’Hornblower Niagara Cruises che parte dall’area canadese chiamata Clifton Hills. Solo 25 dollari canadesi, per poter ammirare tutte e tre le cascate in un viaggio della durata di circa mezz’ora.
Cosa vedere alle Cascate del Niagara
Contrariamente a quanto si pensi, in realtà le cascate sono tre e prendono il nome comune dal fiume che le origina, ovvero il fiume Niagara. I tre maestosi salti d’acqua sono chiamati Horseshoe Falls, American Falls e Bridal Veil Fall ed i particolari nomi sono dovuti proprio all’aspetto delle location: le Horseshoe (“ferro di cavallo” per la loro forma a U) sono le più potenti, mentre Bridal Veil (“velo da sposa”, così come appaiono se osservate dal basso) sono le più piccole. Oltre alle cascate però, un’altra bellissima attrazione circostante sono le isole. Pur essendo piccole e disabitate, vale la pena visitare alcune di loro, come le suggestive Goat Island, Three Sisters Island e Luna Island per godere di un diverso ed altrettanto spettacolare punto di vista sulle Niagara Falls.
Quando andare alle Cascate del Niagara
Il clima tipico delle cascate del Niagara è continentale, con inverni rigidi ed estati calde. L’estate è il periodo ideale per osservare gli imponenti getti d’acqua e rinfrescarsi con quest’ultimi! Per i temerari del freddo però, l’inverno è la stagione più suggestiva, con le cascate che diventano vere e proprio sculture di ghiaccio.
Dove dormire alle Cascate del Niagara
BEST WESTERN SUMMIT INN: quest’hotel si trova vicinissimo alle Cascate del Niagara e offre un facile accesso alle attrazioni della zona e dispone di numerosi servizi in loco, tra cui la colazione quotidiana gratuita. ECONO LODGE AT THE FALLS NORTH: un’altra struttura strategica per visitare le Cascate del Niagara, che offre la colazione gratuita ed è dotata di piscina e spazi gioco per i bambini.
Insomma il tour alle Cascate del Niagara è davvero imperdibile in qualsiasi stagione!
Prima di partire per gli Stati Uniti ricorda però di sottoscrivere un’assicurazione sanitaria e una polizza annullamento. Un’ottima idea è quella di inserire un tour alle Cascate del Niagara all’interno di un viaggio più ampio, come ad esempio una vacanza a New York.
Compila il form e contattaci per scoprire quali sono i migliori tour che portano alle Cascate del Niagara, o per organizzare il tuo viaggio negli Stati Uniti!
San Valentino è la festa dell’amore e degli innamorati per antonomasia.
Che tu sia romantico o meno non puoi non farti prendere dalle febbre del Valentine’s Date e scatenare la tua
voglia di romanticismo. Romantici sì, ma mai banali, ecco dunque che impazza la
voglia di sorprendere il tuo Lui o la tua Lei, con un gesto d’amore inaspettato
e tremendamente dolce, ancora meglio se poco convenzionale.
Quali possono essere dunque i migliori regali, materiali e
non, da fare al tuo partner per fargli o farle capire quanto sia speciale? Ma
ovviamente un viaggio o un momento per due!
Che sia una weekend last second, un viaggio oltre oceano o
semplicemente una coccola romantica alla spa, ritagliarsi del tempo insieme
sarà il regalo più bello. Scopriamo insieme quindi quali sono i regali viaggio
per San Valentino.
Un momento di coccola alla spa: Cosa può esserci di meglio che un bel momento di coccole e relax in un centro benessere?! Un percorso alla spa, 2 notti in un albergo da sogno, tanto relax e amore. Staccare la spina per un paio di notti, lontani dal traffico cittadino e dallo stress quotidiano, concedendosi un momento di coppia piacevole tra sauna e massaggi e gustose cene. La soluzione ideale per chi non vuole allontanarsi dalla città ma vuole sorprendere chi ama.
Weekend fuori porta in una capitale europea: Se l’idea è invece quella di staccare completamente la spina per qualche giorno, la soluzione è una fuga romantica per il weekend. Perché non scegliere quindi una speciale capitale europea, che sia la ridente Barcellona, la romantica Parigi o la cosmopolita Londra, un viaggio è sempre un regalo gradito. Un piccolo break organizzato, che vi farà ritrovare energia e amore. Lo renderai o la renderai così estremamente felice.
Viaggio di Nozze: Si sa che il giorno degli innamorati è anche l’occasione perfetta per fare la fatidica proposta di matrimonio! Il modo per stupirla davvero? Cena a lume di candela, un bellissimo anello, e mappa geografica dove poter scegliere insieme già la meta per il vostro viaggio di nozze! Che sia un’avventura on the road negli Stati Uniti, una vacanza paradisiaca alle Maldive o culturale in Giappone, la lascerai senza parole!
Ecco quindi una lista di spunti per festeggiare San
Valentino in modo originale e romantico per sorprendere la persona che ami con
amore e con un viaggio!
“Non c’è nulla che possa prepararvi al Grand Canyon”. Così
scrive Bill Bryson nel suo libro “America
Perduta. Un viaggio attraverso gli USA”, e in effetti mai nulla di più vero
è stato scritto.
Prima di visitare il Grand Canyon devi sapere che è un’immensa gola, lunga 446 chilometri circa e profonda fino a 1.857 metri, creata dal fiume Colorado in Arizona ed incluso nel Parco Nazionale del Grand Canyon, ad oggi uno dei primi parchi nazionali degli Stati Uniti. Ma in realtà il Grand Canyon è molto di più: è la vera espressione della natura più primordiale, luogo di sogni per adulti e bambini e prima tra le più belle meraviglie del mondo.
Ma cosa c’è da sapere rispetto questo capolavoro
paesaggistico, quale il periodo dell’anno ottimale per visitarlo? Scopriamo
subito insieme tutto quello che c’è da sapere sul Grand Canyon!
Quando visitare il Grand Canyon
Essendo il Grand Canyon una delle principali attrazioni turistiche degli Stati Uniti, è difficile individuare un periodo dell’anno più consono per affrontare un’escursione senza troppo affollamento. Di certo i periodi più gettonati sono i mesi estivi come luglio e agosto, tuttavia, se si amano i break invernali, anche novembre può essere il mese ideale per visitarlo, minore affluenza e clima mite. Prima di vistare il Grand Canyon però è bene prima organizzare l’itinerario, prenotare in anticipo escursioni e farsi supportare dalle giuste guide.
Com’è fatto il Grand Canyon
La struttura geologica del Grand Canyon è frutto di secoli e secoli di stratificazioni rocciose, corrose nei decenni dall’acqua del fiume Colorado che lo attraversa e che ha dato vita alla struggente e maestosa composizione naturale che ancora ad oggi affascina milioni di visitatori ogni anno. Il Grand Canyon si estende su una superficie di oltre un milione di acri e si compone di due imponenti sponde, ovvero: North Rim e South Rim. Quest’ultima è la più facile da raggiungere, sia da Las Vegas che da Phoenix, per questo attira un maggior numeri di turisti. Sicuramente una delle principali attrattive del Grand Canyon è il fiume Colorado, difficile da raggiungere ma che offre la possibilità di scorci di natura unici. Infine altro elemento da non perdere assolutamente è il Desert View Watchover, sul bordo orientale del Canyon. Si tratta del punto di osservazione più alto della South Rim dove si erge una singolare torre costruita nel 1932, arricchita da decorazioni di artisti locali e copie di antiche incisioni rupestri scoperte nel parco.
Il Grand Canyon è collocato nello stato dell’Arizona, che da sempre fa coesistere in sé una duplice anima: quella mondana e quella culturale. Lo Stato dell’Arizona infatti è ancora oggi casa di numerose tribù di nativi americani. Si passa quindi da poter vedere a distanza di pochi kilometri, gli alberghi di lusso situati a Phoenix alle tipiche tende indiane.
Come arrivare nel Grand Canyon
Generalmente la visita del Grand Canyon viene inserita all’interno di un itinerario più ampio alla scoperta del Great West Americano, o viene collegato a una visita della California. Raggiungerlo è possibile con un volo aereo che dall’Italia ti porta a Phoenix o Las Vegas, da lì ti conviene affittare un’auto e muoverti in autonomia per il parco naturale.
Insomma non si può non segnare il Grand Canyon come una
delle meraviglie da vedere almeno una volta nella propria vita, non resta
quindi che prenotare il prossimo viaggio!
Non basterebbe una settimana per parlare di tutte le cose meravigliose che il South Dakota ha da offrire. Terra di infinite ricchezze, storia e bellezza, convivono in essa diversità agli antipodi, dal clima ai paesaggi, che lo rendono ad oggi uno degli Stati Usa più ricchi di fascino.
Libertà. Questa è’ la prima parola che si accosta al South Dakota quando si pensa ad un viaggio in questa terra. Ma quali sono tutti i suoi affascinanti segreti? Quali gli scorci paesaggistici irrinunciabili? Scopriamo insieme quindi tutti i buoni motivi per un Viaggio in South Dakota.
Storia del South Dakota
Sedicesimo Stato Usa, il South Dakota è uno dei più ricchi di storia alla quale si deve proprio la grande affluenza di turisti. In South Dakota vive ancora ad oggi una delle più grandi aggregazioni di Indiani d’America, i Sioux, divisi a loro volta in tre grandi tribù: Dakota, Nakota e Lakota. Memoria storica e ultimo baluardo della cultura dei nativi d’America, i Sioux sono dediti ad una vita consacrata alla spirito, facendo cardini della propria filosofia i valori del coraggio, della forza e della saggezza. Ma il South Dakota non parla solo di indiani e cowboy! Questa terra è infatti è la patria natale del celeberrimo Monte Rushmore, che riporta scolpito nella roccia i volti dei 4 presidenti più famosi degli Stati Uniti: George Washington, Thomas Jefferson, Theodore Roosevelt e Abraham Lincoln, scelti con un preciso simbolismo, quale: nascita, crescita, sviluppo e conservazione degli Stati Uniti. Ad oggi il Monte Rushmore rappresenta il simbolo dei primi 150 anni di storia americana. Un memoriale imperdibile.
Paesaggi e natura
Vale la pena visitare il South Dakota anche per le sue vedute mozzafiato dove, a perdita d’occhio, si stagliano alcune delle più suggestive catene montuose degli States. Dalle Black Hills, dove appunto sorge il Monte Rushmore, al Bear Butte. Definito il monte sacro dalle tribù di nativi, è oggi un vero e proprio luogo santo dove per recarcisi bisogna rispettare delle indicazioni ben precise. I parchi naturali sono un’altra grandissima attrazione per gli amanti della natura in South Dakota! Tra questi spicca il Custer State Park, che si estende per 25 ettari di paesaggi naturali ed offre numerosissime attività all’aperto. L’attrazione più grande? Una mandria di oltre 1.500 bisonti che pascola in tutta libertà! Ogni autunno si tiene qui infatti il Custer State Park Buffalo Roundup, uno spettacolo unico di cowboy che radunano l’intera mandria nei recinti predisposti per il censimento.
Altro
Parco importante è il Parco Nazionale
delle Badlands, aperto tutto l’anno e meta da scoprire per le bellezze
naturali e faunistiche, ma soprattutto per la splendida scenografia di guglie e
pinnacoli di formazione calcarea.
Cibo e cucina del South Dakota
Non si può visitare il South Dakota e non assaggiare i piatti tipici del Real Taste americano! Dalla Bison Steak, succulenta carne di bisonte, degna dei migliori grill d’America, al Cowboy Coffee, così chiamato grazie ad un particolare aneddoti di storia, dove un tempo i cowboys infilavano fondi di caffè in un calzino da intingere in acqua bollente così da ottenere una bevanda estremamente forte.
Insomma, non resta che programmare il prossimo viaggio in South Dakota! E se non sai da dove cominciare, compila il form e contattaci, penseremo a tutto noi!
Quando si parla di viaggio on the road in California, la
prima tappa che viene in mente è ovviamente San Francisco. Città dal fascino indiscusso, con le sue celebri
case in stile vittoriano e i suoi storici ponti, primo fra tutti il Golden Gate
Bridge, è una delle metropoli più ecclettiche e amate dello stato californiano.
Un mix di storia, culture e arte caratterizzano la città, rendendola una meta da visitare unica nel suo genere. Ma cosa vedere a San Francisco? Quali sono i luoghi, i monumenti e le tappe culinarie imperdibili? Scopriamole insieme!
Cosa vedere a San Francisco: monumenti e quartieri
COIT TOWER E LOMBARD STREET: partiamo subito con le viste mozzafiato che San Francisco offre. Essendo posizionata in collina, con i suoi numerosi sali e scendi, la città offre delle vedute panoramiche mozzafiato. Le più celebri? Quelle di Coit Tower e di Lombard Street. La prima è la torre di Telegraph Hill, alta 64 metri che offre una vista panoramica a 360° sulla città; Lombard Street invece è una delle più caratteristiche vie della città che sorge su Russian Hill. Queste viste ti lasceranno senza parole.
CHINATOWN E ISOLA DI
ALCATRAZ: a San Francisco risiede la più antica e popolosa comunità cinese
di tutta l’America. Fondata nel 1840, lo stile folkloristico di questo intero
quartiere è lo stesso che viene spesso replicato in numerosi film americani. Il
suo ingresso è caratterizzato da un’architettura tipica cinese, chiamata Chinatown Gate, delimitata ai lati del
marciapiede da due statue di leoni. Non potrai non visitarla!
Come sappiamo San Francisco è famosissima anche per un altro celebre e fascinoso motivo: l’isola di Alcatraz, sulla quale risiede l’omonima prigione. Da sempre avvolta nel mistero, il penitenziario di Alcatraz ha ispirato numerosissime pellicole (fuga da Alcatraz per citarne uno) e le visite guidate alla prigione sono gettonatissime.
Dal Golden Gate Bridge ai piatti tipici
GOLDEN GATE E UNION SQUARE: il Golden Gate è il simbolo per eccellenza della città californiana. L’enorme ponte rosso che sovrasta tutta San Francisco è lungo circa 2700 metri, sorretto da due enormi piloni che si ergono su tutta la metropoli. Un’esperienza unica è attraversare il ponte in bici fino ad arrivare alla splendida Sausalito, piccola e caratteristica località di mare definita la Portofino D’America, chic e caratteristica.
Dal Golden Gate passiamo alla Union Square, cuore pulsante di San Francisco. Collocata su Market Place, è la via dello shopping, del lusso e dei luoghi più in dove poter cenare o gustare dolcissime cheesecake. Una tappa imperdibile per gli amanti del lusso e del lifestyle.
PIATTI TIPICI: Una
domanda che sorge spontanea: quali sono invece i piatti tipici da assaggiare e
luoghi imperdibili dove poter pranzare a San Francisco? Partendo dal
presupposto è considerata la città culinaria per eccellenza della California, i
piatti imperdibili sono di certo:
Cioppino: la zuppa di pesce è il piatto più gustoso da assaporare a San Francisco, ovviamente da magiare in uno dei ristoranti Fisherman’s Wharf lungo la costa. Il tocco in più? Il pane acido tostato che accompagna questa leccornia.
Crab: granchio. Granchio, granchio! San Francisco è famosissima per i suoi maxi crab da gustare in ogni salsa nei tipici dinner californiani, Da leccarsi i baffy!
Cheesecake alla Cheseecake Factory: dulcis in fundo, non puoi dire di essere stato a San Francisco se non hai fatto una maxi scorpacciata di cheesecake da Cheesecake Factory, il vero american taste!
CioppinoCheeseCake Factory
Dove dormire a San Francisco
NOB HILL HOTEL: un hotel a 3 stelle fondato nel 1906, a 5 minuti da Union Square, in una posizione strategica perfetta per girare la città. Ogni sera vengono organizzate degustazioni di vino e in loco c’è anche un ristorante. CHELSEA INN: altro hotel situato in posizione centrale, vicino al famoso Golden Gate Bridge. La reception è aperta 24 ore su 24 ed è disponibile un parcheggio gratuito. CITIZENM SAN FRANCISCO: un bellissimo hotel 4 stelle nei pressi di Union Square. Ogni mattina è compresa la colazione a buffet e in loco c’è anche un ristorante di cucina americana.
Organizzare un viaggio a San Francisco
Organizzare un viaggio a San Francisco non è semplice, richiede precisione e una certa conoscenza della destinazione. La prima cosa da fare è acquistare il volo, ci sono aerei diretti dalle principali città italiane, anche se spesso è previsto almeno uno scalo intermedio. Prima di partire è importante controllare la validità del passaporto, fare l’ESTA e sottoscrivere una polizza annullamento e un’assicurazione sanitaria.
Il modo migliore per muoversi a San Francisco è affittare un’auto, in questo modo potrai girare in piena libertà e risparmierai un sacco di tempo negli spostamenti.